Io sono stato bocciato
Una bocciatura, ai tempi del liceo.
In quel periodo avrei urlato contro ogni mio singolo docente, contro la preside e contro al Ministro dell’Istruzione se lo avessi avuto davanti. Essere bocciato era un evento ingiusto, sfortunato, che avrei giurato non fosse dipeso da me e dalle mie scelte. Il colpevole principale era il mio professore di Filosofia, che non sapeva spiegare. Poi c’era la professoressa di Inglese, che non sapeva l’Inglese. Al terzo posto la professoressa di Biologia, che era più simpatica con chi le leccava i piedi. Tanti alibi. Tutti perfetti.
Ci sono voluti 3 anni per elaborare quell’evento.
Oggi so che la bocciatura mi ha fatto bene e sono grato ai miei docenti per avere optato per questa scelta: avrebbero potuto farmi arrivare agli esami di maturità col minimo voto possibile… sarebbe stato anche per loro più facile. Invece mi hanno permesso di crescere. Oggi so che la bocciatura la meritavo perché ero lavativo e concentrato sugli altri più che su me stesso. Oggi so che fui prima io a scegliere di gettare la spugna rispetto a quando i docenti presero la decisione di bocciarmi. Oggi so che ci sono eventi brutti nella vita che però ti fanno crescere, tanto.
tu sei stato bocciato? Ma quando? Non mi ricordo proprio…
Ahahaha! Tra il 3° e 4° liceo. Poi, tra le cose positive, mi sono ritrovato in classe con mio cugino Marco Emanuele. Il bicchiere non è mai solo mezzo vuoto!
incredibile! io sono stolita e comunque credo, conoscendoti, che non te lo meritassi!. probabilmete sarai stato malamente interpretato dai tuoi insegnanti e tu li avrai mandati a quel paese, gettando la spugna, per immaturità. Buon primo maggio!
Il senso voleva essere questo. Se ai tempi fossi stato maturo avrei capito che indipendentemente dai miei docenti, dai loro metodi, dal rapporto con loro, era per me che dovevo studiare e raggiungere i miei obiettivi. Buon primo Maggio anche a te!
Bravo!
Il vantaggio non fu solo ritrovarti con tuo cugino….. Ricordo che dopo un mese di scuola facesti delle dichiarazioni molto positive sui tuoi nuovi compagni…
Grazie Veronica Moretti! So che da insegnante non deve essere facile prendere la decisione di bocciare un ragazzo, mentre da ragazzo immagini che ci sia un sadico piacere in chi ti arreca quello che al momento sembra solo un enorme danno ingiusto. Voi buoni docenti avete la responsabilità di non perdere MAI il vostro entusiasmo, per quanto sia faticoso insegnare!
Grazie, tesoro. E’ stato un piacere anche per me entrare nella vostra classe e conoscere tutti voi. A proposito che fine ha fatto il mio Marco?
In questo periodo è a Palermo dopo un lungo periodo a Genova, con il suo bimbo Andrea!
Ahahah! E’ vero Antonella Lampone! Lo ricordo ancora. Era una bella classe, molto più coesa della precedente. Molto più “squadra”. Poi grazie alla bocciatura ho conosciuto Lidia Miraula e il professore Lo Coco, che ricordo con affetto e tanto dispiacere. Col senno di poi tutto acquista nuovo valore…
Però sinceramente ce l’avevi pure con Antonella Lampone ! Odiavi il latino! 🙂
Io sono stato bocciato in seconda elementare!
Povero Michelangelo Zarcone!
Ma con Antonella Lampone è sempre stato solo un fatto di metonimia: non era la persona, ma la materia! Ancora oggi non sai quanto mi dispiace non riuscire a leggere chi è sepolto sotto una lastra di marmo in cattedrale 😉
Si può sopravvivere! E comunque se ce la faccio io che ho studiato latino un solo anno alle medie …;-)
Ecco perché non studiavi! Tua madre non ti incoraggiava a studiare latino….
Ahahahah! Gli altarini si scoprono! 😉
Grazie, Sergio. Anch’io ho un ricordo vivissimo di quella classe, di te e di Marco, ma anche di tabti altri. Darebbe stato bello avervi per cinque anni, ma mi accontento del ricordo di un anno.♡
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