2 minuti

Raccomando d'aver cura dei minuti

Dailylife

Da originale ad anomalo

E’ tutta una questione di responsabilità.

Quando ero piccolo, i miei genitori mi comprarono Teddy Ruxpin. Credo che questo semplice regalo abbia condizionato fortemente il mio modo d’essere. Ero felice di possedere quel peluche, ma allo stesso tempo percepivo che era stato un sacrifico acquistarlo… vivevo nella consapevolezza d’essere stato un costo e mi dispiaceva. Mi dispiaceva al punto che, quando mi cadde dalle mani un’ocarina di terracotta, avrei voluto poterla ricomprare subito. Avevo acquisito così tanto il valore delle cose, che piansi quando mio fratello ruppe uno sciocco cagnolino a batteria.

Crescendo, è montata prepotente in me l’idea che quel rispetto per il valore delle cose fosse uguale per tutti. Immaginavo che fosse così per i miei zii, per i miei cugini, per i compagni di scuola e per chiunque altro. Nella mia infinita stupidità, immaginavo che lo sconto lo chiedesse, mortificandosi, solo chi non ha soldi e che ognuno tenesse alle proprie cose con la mia stessa affezione.

Oggi, che ho 35 anni, ho compreso che il mondo si divide in due. Da una parte ci sono coloro che hanno il senso di responsabilità: l’angoscia per il proprio impatto ambientale; la lotta per fornire un equo compenso a ogni collaboratore; l’impegno nel non essere mai evasori fiscali o in ritardo coi pagamenti. Dall’altra parte c’è chi, semplicemente, non sa cosa sia essere responsabile: dei figli, delle proprie azioni… della vita.

Qualcuno obietterebbe che io ho un eccessivo senso di responsabilità… e fino a qualche tempo fa avrei anche accettato la critica. Oggi no: ho infine acquisito la certezza che chi parla di responsabilità eccessiva è chi responsabilità non ne ha. E’ così. La responsabilità o ce l’hai o non ce l’hai. Non è una scala di grigi.

Da persona responsabile non ho mai evaso il fisco. Non ho mai rubato o atto la “fava” su una spesa… al massimo ho approssimato a mio sfavore. Per il mio senso di responsabilità non ho mai vissuto oggi per domani, consapevole che questo modo di fare rilasserebbe me ma obbligherebbe i miei cari a pagare per le mie mancanze. E sempre per responsabilità, non ho mai promesso cose che non ero in grado di mantenere, anche a costo di sembrare poco simpatico. Da persona responsabile, cerco di convincermi d’essere “originale” ma vivo il terrore di diventare sempre più “anomalo”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.